30.9.10

Una stagione: l'Autunno.




I frutti dell'autunno,pazienti ornamenti, di solito rimangono ad aspettare per diventare oggetto di gioco e fantasia: a volte rimangono nel ruolo a loro assegnato dalla natura, a volte si trasformano in palline, cibo da grattugiare, soldini per scambiare, a volte semplici tesori preziosi.
Buon autunno a tutti voi.

28.9.10

Una mattina in cucina.

Buongiorno a tutti e buon inizio di settimana, anche se partiamo dal martedì oggi.
Quest'anno è ricominciata la tradizione di cucinare nella scuola di Ethan e, ricordando l'emozione dello scorso anno nel cuocere della semplice pasta al pesto, adesso mi sembra di essere quasi una veterana e riconosco in me un sentimento di forte appartenenza a quella piccola cucina della scuola d'infanzia della Bolognina, dove dalla mattina fino a dopo pranzo mi affaccendo per cucinare ai piccoli e futuri uomini della nostra società.

Il pasto inizia sempre con una insalata mista che viene divorata e richiesta spesso anche 2 volte.



Poi c'è il primo che varia a seconda delle giornate, ieri era riso integrale con verdure, zucchine e carote, arricchito da tanto parmigiano.


La seconda e ultima portata squisite patate al forno condite con sale al rosmarino, preparato dai piccoli, sgranando il rosmarino e macinando il sale.



E nel frattempo, affacciandomi alla finestra ho potuto godere di attimi di svago e divertimento nel giardino incantato.



Un abbraccio, godiamoci gli ultimi raggi di sole!

25.9.10

Prima lezione.


prima lezione from Kosenrufu mama on Vimeo.



Oggi la prima lezione, a contatto con il cavallo, a pochi km da Bologna, in mezzo al verde, mezz'ora a contatto con l'animale, pulendolo, accudendolo, toccandolo, mezz'ora provando l'emozione di cavalcarlo.



Il costo della lezione di oggi, la prima, sono stati 5 kg di carote di buona qualità a testa. 



Daphne ed Ethan erano entusiasti.
Poi felici e stanchi.
Spero che possiate passare un weekend rigenerante e rilassante.

24.9.10

This moment.

This moment

23.9.10

Una stagione: l'Autunno.

Si, non ho resistito, con l'inizio dell'Autunno rinnovo questo appuntamento, per celebrare catturando immagini, i momenti che meglio possano rappresentare le stagioni.
Devo dire la verità, ero indecisa se ripetere questo appuntamento fisso il giovedì, perchè alla lunga penso che possa stancarmi, ma quando questa mattina accompagnando Daphne a scuola ho visto quella luce, i rifessi di un sole già più basso, raggi più lunghi, la nebbiolina alzarsi dai campi, l'aria quasi fredda, beh, ho detto benvenuto Autunno! E lì ho deciso e per fortuna che tengo spesso la mia macchina fotografica in borsa, mi son fermata e ho scattato!



Chi di voi volesse partecipare, può dirmelo nei commenti, così che io possa creare il link con il vostro nome che rimarrà nella colonna a sinistra.
Una giornata splendida a tutti voi.

22.9.10

Una mattina per noi.

Io e Daphne insieme, da sole, camminando mano nella mano, evento raro. Di solito la famiglia gira al completo e la relazione tra me e lei è sempre mediata, interrotta, coinvolta da qualcun altro. Ma quando siamo noi due, lei si siede davanti in macchina, si lega la cintura e accende lo stereo, cantando le canzoni di Cesare Cremonini, ultima conquista canora. 

  
Facciamo colazione al bar, come due signorine, camminiamo mano nella mano, mi guarda sorridendo, lo sappiamo tutte e due che sono momenti rari, e così ce li godiamo tutti. Oggi una visita alle 9.00 l'ha tenuta lontana dalla sua scuola e dai suoi amici, ma ci siamo avvicinate io e lei. Un pochino di più, un rapporto tra donne, se pur di diversa generazione. Siamo anche andate a far la spesa, poche cose di corsa.
Arrivate a casa ci aspettava un pacchettino nella buchetta della posta. Un regalino che Simona, di Antico Valore, ha scelto e creato proprio per la mia Daphne. 




Sono bellissime queste mollette, rifinite benissimo, come tutti i suoi splendidi oggetti, perfetti per delle piccole donne che iniziano il loro percorso di studio.



Ora Daphne è di là, su una sedia in ginocchio che lava i piatti del nostro pranzo. La adoro ancor di più.




Oggi inizia l'autunno ma sembra quasi estate qui a Bologna...

20.9.10

Giochi per bambini.

Buon lunedì a tutti!
In questi giorni stavo pensando a giochi e giocattoli e come sono cambiate le abitudini in casa nostra negli ultimi 2-3 anni.
Premetto che non abbiamo mai comprato giocattoli ai nostri figli, eccetto forse un paio di volte, di solito accettavamo rimanenze usate e dismesse di figli di amici o parenti. In questo modo Daphne ed Ethan hanno sempre avuto ceste colme, prevalentemente di giochi di plastica, che però utilizzavano pochissimo e rimanevano spesso ammassati in disordine in un angolo. Nel corso del tempo questi giochi venivano smontati, svestiti, abbandonati, gettati e dimenticati così pian piano abbiamo eliminato una cesta, poi una parte di tutti quei pezzi che rimanevano inutilizzati, poi quasi tutti quelli di plastica e infine abbiamo lasciato solo alcune bambole, i colori, i libri e poco altro. 



Ora il pomeriggio si dilettano a cercare un gioco che li intrattenga e se non ce l'hanno lo creano, si sono aggiunti teli, rimanenze di vecchie lenzuola, vecchi piattini e tazzine da caffè, qualche cucchiaino spaiato, cappelli vecchi, vestiti per travestirsi, coroncine e mantelli. 



Un gioco con cui si sono dilettati per quasi tutto l'inverno scorso e oltre è stata la grattugia con i tappi di sughero. Hanno grattugiato e grattugiato e grattugiato, mescolato pappette, fatto intrugli, a volte aggiungendo l'acqua, per ore intere. Ovunque andassi, selfservice o simili, e vedevo un tappo di sughero abbandonato me ne appropriavo. Tutt'ora se ne vede qualcuno rotolare da sotto al divano.


Poi un giorno mi sono trovata per caso dei rimasugli di legno che un falegname gettava e con carta vetrata li ho levigati tutti, sono ora le loro costruzioni, irregolari ma aperte alla creatività. Sono certa che qualsiasi falegname ha rimanenze del genere, che donerebbe anche gratuitamente. 


Oltre ad una bambola ciascuno, per Daphne ed Ethan che a loro assomiglia, ho creato qualche bambolina facile, morbida, piccola, da portare ovunque, anche in borsa, come un fazzoletto da tenere in mano e che entrambe adorano, si anche Ethan, si lui che è maschio. Loro non fanno distinzioni.


Un altro utensile dismesso che si trasforma facilmente in colino, o cappello, durante i loro giochi


e poi tanti sassi, conchiglie e pigne di tutte le dimensioni e forme, sparsi ovunque in tutta casa, in ogni angolo, che a volte si perdono, poi si ritrovano e immancabilmente si rimpinguano ad ogni uscita in luoghi ricchi di tali preziosi tesori. E che all'occorrenza si trasformano in cibo, soldi, cavalli, animali.



Mi rendo conto che da piccolini non giocavano con i giochi finiti, chiusi, ma adoravano aprire l'anta del mobile delle pentole e rovistare lì, giocare ore con un cucchiaio di legno e due barattoli, suonare coperchi, o impastare con la farina, mentre anche io facevo il pane, provare a stracciare un foglio di carta in mille pezzi o assaggiare e mordere fino all'ultima briciola una crosta di pane. E ora adorano entrambe, senza distinzione di sesso,  provare ad usare l'uncinetto (anche se Ethan a 5 anni forse è troppo piccolo, ma sa perfettamente fare una catenella con le dita) cucire, piccoli progetti imperfetti, a punti disordinati, lavare i piatti, aiutarmi nelle mie faccende in casa, preparare muffins o biscotti. E ancora prendere pennello e acquarello e dipingere, usare la pasta di sale per creare forme e far finta di essere pasticcere, panettiere, o fare mostri con le ali. Ancor di più adorano in giardino scoprire bruchi, lombrichi, animaletti di ogni genere o lumache. E mi chiedo: ma quando timorosa eliminavo i giochi, quelli che tutti intendono per tali, immaginavo di trovare una distesa infinita di possibilità? potevo prevedere la loro immaginazione e creatività. No. Decisamente no. 
Qui non voglio essere settaria, noi ci siamo arrivati piano piano, sperimentando in prima persona, con loro. E nonostante tutto esistono ancora giochi di plastica che girano per casa, l'importante è vedere che sono loro a scegliere altro.
Vi auguro una splendida settimana, felice e ricca.

18.9.10

Ma non era ancora estate?

Sabato, oggi ufficialmente è ancora estate, e noi ci vogliamo sentire ancora così, come fossimo ancora in una stagione calda. In realtà, scivolando lentamente verso l'autunno, iniziamo a godere delle giornate più corte e delle temperature decisamente più fredde, oggi è stata ufficiosamente una giornata autunnale, con cielo grigio, nuvole e poi pioggia, prima fine e poi battente, con gli ombrelli a braccetto.
Siamo stati in un maneggio, La Ginestra, quest'anno i due piccolini avranno il loro primo approccio con i cavalli. 



Abbiamo deciso di proporre questa attività, principalmente per il beneficio che reca avere cura e contatto con questo animale, che io non conosco bene, che è eccellente per la pet-terapy (ci sarà pure qualche motivo?) e che distende anche gli adulti stressati. L'equitazione, nel mio immaginario, è stato sempre uno sport costoso e per  altre/alte classi, inoltre essendo io piccolina, ho sempre visto questi animali troppo grandi, quasi giganti e mi hanno sempre spaventato. Poi quest'anno, cercando qualche attività per Daphne e Ethan, che potessero fare insieme, abbiamo pensato al cavallo.



Cercavamo un posto dove non si imparasse semplicemente a cavalcare, ma dove si potesse avere la possibilità di avvicinarsi a questo animale in tutta la sua interezza. Abbiamo trovato, poco fuori Bologna, questo maneggio che lavora solo con i bambini, la cui lezione si articola in due parti: la prima mezz'ora si accudisce, si pulisce e si sella il cavallo e poi la seconda mezz'ora si inizia piano piano a cavalcare. La prima lezione è gratuita, di prova, si ripaga con 5 kg di carote di buona qualità. La spesa è modica, contando che noi non andiamo al cinema, i bambini non frequentano altri corsi ecc, abbiamo deciso di provare. Il posto è meraviglioso, in mezzo ai boschi, i bambini già erano catturati da questi animali dagli occhi grandi e non volevano più andare via. 




Tornando verso casa il cielo si è rovesciato su di noi e imbottigliati in tangenziale abbiamo cantato, riso a crepapelle, in attesa di arrivare a casa e trovare un esercito uscito in occasione delle piogge: non avevo mai visto tante lumache tutte insieme, saranno state centinaia, attaccate ai fiori caduti della passiflora, era difficile non calpestarle, i bambini incuriositi le hanno osservate a lungo, poi Ethan ha deciso di provare a volare saltando con il suo ombrello/paracadute, una, due, tre, 100 volte...





Buona domenica a tutti, passate un weekend pieno, colmo e stracolmo di amore. E' ovunque.

17.9.10

This moment.

This moment


16.9.10

Una stagione: l'Estate.

Oggi l'ultimo appuntamento per ricordare la stagione dell'estate, si siamo agli sgoccioli e tra pochi giorni sarà ufficialmente autunno. Ormai, sarà l'età che avanza, adoro tutte le stagioni, ognuna per le sue peculiari caratteristiche, quindi aspetto con trepidazione la prossima, con le sue serate fresche, i suoi colori aranciati, le foglie che cadono, i primi maglioni di lana e la coperta sul letto.


Voglio ringraziare di cuore tutti voi che vi siete fermati a lasciarmi un commento, un piccolo pensiero scritto, non smetto mai di dirvi quanto mi faccia piacere leggervi. 
Siamo già a metà settimana, buon giovedì tutti allora!

14.9.10

Primo giorno di scuola.

Oggi è il primo giorno di scuola, Daphne è in prima classe.


Finalmente ora inizia questo lungo ciclo che dura ben 8 anni. Con la stessa maestra, gli stessi compagni, la stessa scuola. L'emozione si concentra tutta principalmente durante la cerimonia con cui vengono accolti i bambini di prima classe. 

Le maestre dell'asilo li accompagnano per mano fino alla sala centrale.


I maestri del corpo insegnanti cantano per loro, le altre 7 classi cantano per loro, e dal coro centrale, quello dei maestri, ad un certo punto avanza di 2 passi uno di loro dal gruppo, è una donna bellissima, di mezza età, che viene presentata ai bambini, tutti in fila su delle panchine di legno, la loro maestra, Rita.


E poi lei li chiama per nome e cognome uno per uno, guardandoli negli occhi e ad ognuno stringe la mano, con un sorriso, e porge loro un vasetto di ciclamini.


I ragazzi di ottava classe invece portano una favola scritta e illustrata da loro durante l'estate appositamente per ciascun bambino. Sapere che una ragazzina di 13 anni abbia provato ad immaginare mia figlia e abbia scritto una favola per lei mi intenerisce il cuore.


Io credo che questo giorno, quel momento esatto, quando hanno visto per la prima volta la loro maestra  rimarrà impresso nella loro memoria e per tutta la vita. Anche se Daphne probabilmente non si è resa conto dell'importanza di questo giorno, sono sicura che sarà così. Tutta l'atmosfera creata in quell'ambiente era come magica, tutta tesa a rendere speciale un giorno così unico. Il primo giorno di scuola. Io ancora ricordo il mio. Mi ricordo di aver disegnato un palloncino azzurro che prendeva tutta la pagina di quaderno e ricordo anche la mia maestra.


Beh, non c'è che dire, ho iniziato a piangere, naturalmente, verso la fine, vedendo questa maestra sull'orlo delle lacrime accogliere i suoi allievi, vedendo Daphne in piedi con il suo ciclamino, non avevo i fazzoletti, provavo nel frattempo a fare le foto, con un sorriso ebete stampato sul viso e il mio compagno di vita accanto con i lucciconi agli occhi.

Buon inizio di scuola a tutti voi.