31.3.11

Una stagione: la Primavera.

Avete visto che meraviglia?
Ci sono germogli dappertutto, tappeti di petali rosa e bianchi per le strade che vien voglia di passarci in mezzo per alzarli con i piedi, come coriandoli delicati, le giornate sono più lunghe, al sole bisogna rimanere assolutamente in maglietta, di notte le gambe cercano di star scoperte e di scavalcare il lenzuolo, tutto rinasce, tutto svolazza, petali di rosa e ali di insetti in cerca di nettare e oggi ho visto anche una mosca!
E' ufficiale e non solo sul calendario, è primavera!



La primavera è rinascita, dentro di me sento un subbuglio, che da qualche parte deve sfogare e così mi ritrovo al bar, aspettando il mio caffè, e mi accorgo che il piede batte a ritmo della canzone urlata alla radio, un lontano Vasco Rossi. E nello stomaco uno sfarfallio di gioia, mi tornano in mente i concerti, la musica, il senso di libertà e onnipotenza della gioventù. E allora mi dico che la vita mi/ci regala questa grande possibilità ogni giorno, di rinascere, ricominciare, avere speranza, gioia guardando il futuro, come quando si era ragazzini.


Mi auguro tanto che questa possibilità la possiate vedere tutti voi oggi, in qualsiasi situazione vi troviate.


29.3.11

Vita da gatta.

Chi sta meglio di lei?



 Vi auguro un martedì assolato!


28.3.11

Mele o patate?

Si perchè potrebbero avere lo stesso aspetto, ma ve lo dico subito sono mele. Caramellate.


Tutto nasce dalle merende che preparo per la classe di Daphne, il martedì il menù prevede frutta cotta e frutta secca. D'inverno la frutta cotta non può essere che la mela, ma circa la metà dei bambini non la mangia. Pensa che ti ripensa, dopo aver provato a farla in purea o con l'aggiunta di limone, cercando di trovare un modo per renderla più appetitosa ho avuto l'ispirazione di consultare il libriccino che parla solo di mele, dolcissimo regalo inviatami da Federica ed ecco che trovo qualcosa che poi però rivisito a modo mio.
Ho capito che i bimbi che non mangiano le mele cotte, non le mangiano a prescindere, forse le assaggiano appena, ma perchè non provare a confonderli? Innanzi tutto non sono mele cotte, ma CARAMELLATE, e poi sembrano patate al forno.
Questo il dietro le quinte ora ecco a voi la ricetta.
2 mele
3-4 cucchiaini di zucchero integrale
1/2 limone spremuto,
spolverata di cannella in polvere (facoltativa)

Sbucciare e tagliare a cubetti le mele, spolverare una padella larga con lo zucchero e aggiungere le mele (e la cannella se volete) da far cuocere a fuoco vivo per qualche minuto, girandole scuotendo la padella, senza mescolare. Sono pronte quando vedrete che lo zucchero inizia a scurirsi intorno alle mele. Alla fine spremere il limone e servire, calde o fredde. A differenza delle solite mele cotte, queste rimangono un pò solide ma morbide.
I miei figli le adorano, anche se in realtà adoravano anche le altre, a scuola a merenda credo che qualcuno abbia vinto la sua naturale repulsione e le abbia assaggiate...
Buon lunedì a tutti!!!

25.3.11

Random #3.

Si sente il profumo?


 Oggi sono qui con qualche riga sulla TV.
Buon weekend!

24.3.11

Una stagione: la Primavera.

Oggi il primo post della nuova frizzante stagione: la Primavera.
Lo so, lo so, ma quanto l'aspettavamo? e non ci ha tradito, è arrivata comunque a dispetto di tutte le cattiverie che riusciamo a infliggere a questa nostra amata Terra. Lei è qui, e proprio oggi arrivo in ritardo rispetto al solito orario perchè mi chiama fuori, in giardino, a studiare ogni fogliolina e nuovo germoglio felice. Ma eccomi tutta pimpante, spero anche voi vicine a me per questa nuova stagione, che potremo vivere, testimoniare, scoprire e ricordare attraverso la nostra macchina fotografica, che veramente parla per il nostro cuore.

Io qui ho la porta aperta da cui entra un raggio di sole caldo, i panni stesi fuori e i cinguettii degli uccellini, nessun paradiso, semplicemente la Primavera a Bologna!



Se volete continuate a condividere i vostri post e le vostre foto, sia qui che su flickr, il gruppo rimane lo stesso ma slitta insieme a noi verso la nuova stagione appena iniziata.




Buon giovedì a tutti voi!

21.3.11

Cosa si e cosa no.

Premesso il fatto che la scelta della scuola steineriana finora posso definirla ottima, mi interrogo, rifletto su quelli che sono i feedback che mi arrivano direttamente o meno riguardo a questo tipo di scuola.
Mi rendo conto che, più di scuola, si dovrebbe parlare di pedagogia, nel senso che per scuola si intende tutto, corpo insegnanti, ambiente, uso e costumi di quella tale comunità e pedagogia stessa, mentre per semplice pedagogia si intende l'approccio che si segue. Questo è importante, perchè parlando di scuola si affronta il tema umano, quindi molto diverso e con infinite sfumature, dalle più grige alle più rosee, soggette alle esperienze personali in tale o altro luogo; inoltre la scuola vive in un contesto, è fatto di persone, insegnanti/genitori, bambini, comunità intorno. E' come quando si generalizza sulla scuola pubblica, non tutte possono essere uguali.
Io penso che
- la pedagogia steineriana, per quanto non la conosca a fondo, la apprezzo e la condivido.
- la scuola, nello specifico quella di Bologna, fin'ora mi sembra una buona scuola.

Prima che i miei figli iniziassero questa nuova avventura non è che stessero male (beh, eccetto Daphne  il primo anno di materna, tanto che l'ho spostata poi da un'altra parte), ma ripensandoci adesso, 
cosa stonava dentro di me?
-le mani fredde dei miei figli quando la prendevo alle 16.00 e trovavo il maglioncino nell'armadietto (ma voi quando avete le mani fredde non state male? non le vorreste avere calde?coprirvi?)
- il rumore assordante nella sala comune dove si radunavano all'arrivo e dopo il pranzo i bambini. 4 classi tutte lì, con bimbi piccoli, medi e grandi, chi piange, chi salta, chi urla, chi spinge, chi corre, chi in silenzio in un angolo.
- il cibo nei piatti di plastica, con posate di plastica, tovaglioli di carta.
- nessun saluto dagli altri genitori. Tutti di corsa senza guardarsi quasi negli occhi, quasi con la paura di far conoscenza, mischiarsi.
- i pochi momenti per poter parlare del bambino, per risolvere eventuali dubbi educativi. 

Nel mio immaginario cercavo momenti programmati in cui viene spiegato a noi genitori cosa succede ai nostri figli a quell'età, per quale motivo... e questo l'ho trovato adesso. 

Quello che mi manca ora, invece, se proprio voglio trovare qualcosa:
- il quasi totale demandare, nel momento in cui i bimbi varcavano quella soglia, perchè partecipare attivamente in prima persona costa fatica.
- il senso di non appartenenza che per un certo verso mi rendeva autonoma, senza legami.
- l'orario full time fino alle 16.00
Se mi fermo a riflettere mi rendo conto che quello che non mi piaceva principalmente riguarda l'interesse dei miei figli.
Mentre quello che mi manca tocca la mia sfera personale, più egoistica.
Non è una critica agli insegnanti, peraltro secondo il mio parere bravi, ma una constatazione di un approccio totalmente diverso su cui è basata la scuola attuale.


Però credo che, a parte la pedagogia, diversa certamente, qualcosa di quello che mi capita di vivere nella scuola steineriana oggi potrebbe essere riportato anche nelle altre scuole e forse in rari casi già avviene.
Se per ogni gratificazione si da una caramella e poi ci si interroga se è veramente questo ciò che vogliamo per i nostri figli e poi ragioniamo e proponiamo una mela, magari offrendosi di portarla da casa, si inizia a fare un cammino in questa direzione. Quindi SI PUÒ FARE. Grazie mamma F. sempre battagliera.
Pensandoci adesso, mi piacerebbe che mi fosse stato insegnato prima che i bambini hanno bisogno di dormire, tanto, ogni notte, per essere ancor più bambini felici.
Quando sono in classe i miei figli indossano pantofole di lana per non sentire freddo. Però qui il discorso si fa più lungo, si parla della cura del calore. Ma voi avete mai provato ad addormentarvi in un letto freddo?

18.3.11

Random #2.

Qualche scatto a caso 


Oggi parto, torno domenica, vado in mezzo a donne protagonisti della loro vita, per rigenerarmi e fare il pieno di forza e saggezza.
Ci vediamo lunedì.
Buon weekend di cuore.

17.3.11

Una stagione: l'Inverno

Questa volta non mi sbaglio, è proprio Una stagione: l'Inverno!!
Ultimo appuntamento però, la prossima settimana siamo già in primavera, questi ultimi mesi sono volati e queste foto simboleggiano proprio cosa sono state le mie giornate invernali. 




A volte grige a volte colorate, fredde fuori e calde dentro. Devo ammettere che questo appuntamento inizia a piacermi e non potrò fermarmi proprio adesso che inizia la stagione che tutto noi attendiamo con ansia. Salutando gli ultimi giorni di freddo ci incontriamo di nuovo qui il prossimo giovedì per accogliere a braccia spalancate la primavera! Vi aspetto numerosi!

15.3.11

Nucl...

Scusate ma faccio un pò di confusione...




ma quale differenza c'è tra atomicae nucleare a parte l'intenzione scatenante?

14.3.11

Facciamo insieme.

Daphne è in prima classe, la sua esperienza si intreccia con la mia di genitore nella scuola steineriana.
Come ogni nuovo rapporto all'inizio bisogna imparare a conoscersi, i bambini stessi da subito hanno mostrato questa semplice regola di relazione. Devo ammettere che il formarsi del gruppo classe è partito con qualche ostacolo, con situazioni a volte che sembravano ingestibili, con irrequietzze giornaliere e con la chiara manifestazione di mia figlia di un certo disagio in classe.
Come è stato affrontato tutto questo?
La mia prima reazione è stata il giudizio/pregiudizio.
Il gruppo insegnanti offre sia colloqui individuali che di classe, previsti di routine. A questi si aggiungono momenti di incontro con noi genitori, insieme, per affrontare argomenti che riguardano il bambino, la sua età, le sue necessità, cenni sul suo sviluppo intorno ai 7 anni, sicuramente utile per poter capire meglio l'evento che si ha davanti.
Il messagio importante che ho recepito corale è: quello che noi viviamo interiormente è esattamente quello che passa ai nostri figli.


Se dal mio cuore nasce giudizio, pregiudizio, rabbia come posso pensare che la stessa cosa non avvenga nel cuore di mio figlio? Quindi se l'obiettivo è un gruppo di ragazzini uniti, positivamente creativi, si parte cercando di creare un gruppo di genitori uniti e positivamente creativi.
Questo approccio mi aiuta a impegnarmi in prima persona con mia figlia per far si che in classe tutto funzioni meglio, ma non basta.
All'ultima riunione dei genitori con le maestre, il preludio è stato noi genitori seduti ai banchi dei nostri figli con in mano un pennello e un foglio umido davanti pronti a sperimentare in silenzio l'acquarello.
E' divenuta un'esperienza del fare insieme ad un lievello più profondo e si è respirata un'atmosfera quasi magica.


Un'altra grande occasione è diventata la creazione di copricapi per una recita che la scuola terrà ad aprile e che vedrà partecipare anche la I classe. Siamo proprio noi genitori a preparare i costumi per i nostri bambini, necessita quindi l'ìincontro, necessita lavorare insieme, usare la mente per immaginare e le mani per creare.


Così ci si ritrova insieme, decidiamo per una giornata di porte aperte a casa di una mamma bellissima (bella dentro e bella fuori) che ospita questo andirivieni di mamme, papà, bambini, mani che si muovono, lavorano, bocche che parlano, persone che si conoscono. E avviene una piccola magia che respiriamo noi tutti sul momento, consapevolmente o meno, e che avvisano già il giorno dopo le maestre all'oscuro della nostra domenica creativa, osservando i bambini in classe.
Un passo alla volta nella stessa direzione, mi rendo conto che ciò può avvenire perchè profondamente voluto da noi genitori accanto all'impegno della scuola e degli insegnanti.


Buon lunedì di cuore a tutti voi, ma questa volta un cuore colmo, stracolmo di dolore per i nuovi tristi avvenimenti di morte e distruzione in Giappone.

13.3.11

!


Salute.

11.3.11

Random.

Immagini prese a caso.




Dalle cartelle del computer.




Alcuni indimenticabili.




Momenti rubati e lasciati da parte.




Lasciate lì quasi dimenticate.




Adesso a nuova vita.




La vita di noi, tutti i giorni.

10.3.11

Una stagione: l'Autunno

Ecco, è così che identifico il mio inverno, giubbotto e una sciarpa aggiustata per qualche giro intorno al collo. Se poi aggiungo la macchina fotografica che ruba gli attimi in giro sto meglio, ma se poi c'è anche il sole splendente degli ultimi giorni sono felicissima. Un freddo cane però.


Bello, intenso, di quello che ti fa asciugare i panni in un batter d'occhio e che accarezza le gambe sotto la gonna e ti rimodella come una terapia.
Il freddo che ti lascia la scossa appena tocchi qualcuno e ti fa volare i capelli elettrizzati a raggiera dalla testa.
Cosiddetto freddo polare. 
Che ti fa avvicinare i piedi gelati alle gambe del marito sotto le coperte e che aiuta a stare e sentirsi più vicini.
Freddo, freddissimo, che io adoro, si può? E il suo cielo limpido e luminoso.
Se volete, imbracciate la vostra macchina fotografica e sfogatevi, non perdete l'occasione perchè la primavera sta già bussando animatamente alle porte!
Felice giovedì a tutti!

7.3.11

I grani al forno.

Buon lunedì a tutti!
Per iniziare la nuova settimana voglio condividere  una mia ultima scoperta, chissà molti di voi già la conoscono ma per me è una ricetta rivoluzionaria e versatile, da ripetere cambiando gli ingredienti. La mitica fonte è 101 Cookbooks, che mi ha aperto un piccolo e nuovo mondo: cucinare i cereali in grani al forno. Per me che adoro i cereali, così come natura li ha fatti, cambiare il metodo di cottura, lasciando per un pò da parte le solite zuppe invernali, sane si, ma che poco hanno di trasgressivo, è stata una rivelazione.




Cuocendoli al forno, aggiungendo altri ingredienti a piacere, conditi con buon parmigiano o altri formaggi, è tutto un altro effetto.
E poi è veloce.
Prepari tutto.
Inforni.
Sforni.
Mangi.



La ricetta che propongo è con l'orzo perlato, ma quella originaria è con il farro, che ho provato, e devo ammettere che forse è migliore.
Si prepara un sugo semplice, di pomodoro e cipolla, io ne cuocio sempre molto così lo posso utilizzare anche per condire il giorno dopo un piatto di pasta o aggiungere al pollo felice, in umido in pentola.
Poi si fa soffriggere leggermente una cipolla e olio in una pentola, poi si aggiunge l'orzo (50 gr a testa circa), per qualche min e poi alla fine 300 gr di sugo di pomodoro .
Io qui ho aggiunto anche delle verdure, zucchine e broccolo verde tagliati a pezzettini . Lasciare bollire tutto insieme a 600 ml di brodo per qualche min. Aggiungere un paio di manciate abbondanti di parmigiano grattugiato.
Intanto scaldare il forno a 200° circa, ungere una teglia e spolverizzarla con la buccia di un limone e infine mettere il farro, condire la superfice con altro parmigiano e infornare. Se volete si può aggiungere a piacere mozzarella o altro formaggio.



E' buonissimo.
Delizioso.
Già fatto e rifatto varie volte.
L'orzo, rispetto al farro, rimane più cremoso e amalgamato agli ingredienti.
Ottima alternativa alle zuppe serali, che ammetto, i miei cari amati iniziavano un pò a non sopportare.
Ancora zuppa!!Mi dicono.
Ora invece gli ingredienti sono gli stessi ma si presentano con un vestito nuovo.
Un caloroso inizio di settimana, felice e saltellante.

3.3.11

Una stagione: l'Inverno

Se fino a pochi giorni fa sembrava che la primavera stesse per far capolino, e con lei tutti i miei bulbi del giardino, ci ha pensato la neve delle scorse ore a farci di nuovo tremare dal freddo.
Si, poveri germogli, coperti da un bel manto bianco e gelido.
Ma questa è la natura. Ancora, e per fortuna, non riusciamo del tutto a domarla, quindi la cosa migliore da fare è godercela fino in fondo, vivendo il presente senza pensare di ottenere una ipotetica felicità quando... raggiungeremo questo o quello.



Felici qui e adesso. Nonostante tutto.
Ogni giorno.
Se vi chiedete come io faccia, beh, leggendo qua e nel blog ne ho parlato, la mia pratica buddista quotidiana mi regala questo dono prezioso. Tutti i giorni da ormai ben 12 anni.
Qualcun altro avrà il suo personale sistema, ma con me funziona questo e così vado sul sicuro.
Felicità non senza le sofferenze ma con una gioia di fondo che mi permette di affrontare anche le difficoltà con un alto stato vitale.
Quindi sinceramente, adoro questo inverno, con i suoi strascichi nevosi, freddi e umidi. Aspetto con gioia la prossima stagione ma voglio assolutamente godermi il bello che ho intorno ora, senza amareggiarmi per non avere subito quello che mi riserva il futuro, la splendida primavera.
Continuo ad aggiungere foto al gruppo su flickr e se volete fatelo anche voi, e se avete un blog postate Una stagione: l'Inverno con i vostri pensieri e foto.
Intanto vi auguro un caloroso giovedì invernale e vi ricordo che .... domani è venerdì, siamo vicini al fine settimana!

1.3.11

Io scelgo.

"Ci sono solo due maniere di vivere la vita. Una è quella in cui niente sembra un miracolo. L’altra è quella in cui tutto sembra un miracolo."Albert Einstein
 
 
Io scelgo di vivere così. Dove il miracolo lo voglio creare IO giorno dopo giorno. Dove il sentimento dominante sia la gratitudine. Dove la fiducia nell'essere umano sia il punto di partenza. Dove la paura la sconfiggo con il coraggio. Dove il bello della vita si esprime in ogni sua piena manifestazione.
 

E voi? 

Qual'è il vostro motto, la vostra sfida, la vostra vittoria?
Una splendida giornata di cuore.

p.s. Un piccolo veloce accenno, ma ogni volta di più rimango scioccata dalla violenza della guerra. Rifletto, la guerra fa schifo, da qualsiasi parte si stia. I modi sono gli stessi per ogni schieramento, non c'è mai una guerra migliore.
E ripenso a tutti gli ultimi morti.