30.7.12

Limonata fatta in casa.


In questi giorni d'estate c’è bisogno di sapori freschi, dissetanti ancor meglio se ricchi di vitamine. Questi sapori li ho riscoperti nella limonata fatta in casa, da utilizzare per togliere la sete oppure da offrire agli ospiti.
Dopo aver sperimentato la granita di limone continuo a usare questi agrumi preziosi, che poi una volta spremuti e usati fino all'ultima goccia li passo sul piano di lavoro accanto al lavabo e sbianco tutto ben bene, mi raccomando però non fatelo se avete un piano di marmo!


Ingredienti

il succo di 3 limoni
1 tazza di acqua 
4 cucchiai di zucchero muscovado


Metto sul fuoco in un pentolino l’acqua e lo zucchero, lascio scaldare fino a che lo zucchero non si è sciolto completamente, metto da parte a raffreddare e spremo i limoni. Il succo a me piace così com’è, senza usare il passino, ma se lo preferite più limpido voi passatelo pure. La dolcezza della limonata è a proprio gusto e piacimento, quindi potete usare più o meno zucchero, che potete anche sostituire con il miele o lo sciroppo d’agave. 
Una volta pronti mescolo gli ingredienti e conservo in frigo la limonata in un barattolo fino al momento di servire, allora aggiungo in ogni bicchiere qualche cubetto di ghiaccio metto un po’ di limonata e acqua a piacere. 
Fresca e gustosa. 


Ricca di vitamina C. 
Deliziosa e soprattutto dissetante.
A volte ne aggiungo un po’ nel bicchiere di birra fresca. 
Piacere divino.
Voglio provare ad usarla con un buon tè freddo.
La dose di cui sopra basta appena per un pomeriggio ancor meno se ci sono amici felici intorno.
Ve ne offro un bicchiere per iniziare bene la settimana, gradite?



26.7.12

A teatro.

Provo ad immaginare cosa vedono gli occhi nuovo e inesperti di Edoardo, cosa leggono nella realtà che ha intorno, cosa apprendono dai movimenti che giungono veloci. Come fosse un palcoscenico della vita, dove ogni evento, parola e suono è lì per lui.
A volte lo è realmente a volte no. Ma sempre palcoscenico di un teatrino rimane. 


Quindi il balletto con poltrona in prima fila è il meglio che si possa immaginare. 
Beato lui.
Buona splendida giornata a voi.

25.7.12

Yogurt fatto in casa.

Di solito lo yogurt non lo compro, forse già sapete che il mio metodo preferito per autoprodurlo è quello con il thermos, comodo e poco ingombrante. 
Si può pensare di produrre lo yogurt in tanti modi: con una yogurtiera elettrica, in commercio se ne trovano di tanti tipi, con un grande e unico barattolo di vetro o con tanti e piccolini.

C’è chi lo produce in forno con la luce accesa dentro una semplice pentola.
E chi lo lascia a riposo in un angolo della cucina avvolto in una coperta.


Quando Sabrina venne a trovarmi durante la colazione, abbiamo anche accennato alla produzione dello yogurt e lei mi spiegava che il suo metodo era quello della pentola tenuta in un angolo riparato.
Ci ho pensato molte volte ma al momento di produrre la mia dose settimanale me ne dimenticavo sempre, fino a qualche tempo fa quando, tra i monti, avevo voglia del mio personale yogurt  morbido e delicato. Ero senza il thermos che uso di solito e così ho provato. 
Ho scaldato un litro di latte in una pentola ho aggiunto circa mezzo vasetto di  yogurt rimasto dall’ultimo acquisto. Ho messo il coperchio e avvolto tutto con una coperta calda lasciandolo a riposo per circa 18 ore, senza toccare o sbirciare. 



Che deliziosa bontà. Rimango stupita tutte le volte che assisto alla trasformazione degli alimenti grazie ai benevoli microrganismi presenti in natura e nel mio cuore li ringrazio, capita anche a voi?
Ho deciso che, sfruttando il calore naturale di questa stagione, questo sarà il metodo che adotterò per produrre il mio yogurt, semplice e veloce, sano perchè so quale latte compro e quali ingredienti uso. Se aggiungo poi il miglio soffiato e un cucchiaino di zucchero muscovado mi sembra di andare in paradiso.


Anche voi amate produrlo? Avete idee e suggerimenti?


23.7.12

Dove trovare relax.

Molti di voi sono già in vacanza, godendosi il meritato riposo e mi auguro anche il tanto sospirato relax. A me capita che, nonostante intorno tutto parli di vacanza, rilassatezza, spensieratezza, non riesca a lasciare andare la tensione. Ho capito che non devo forzarmi, ma cercare strade alternative per raggiungere uno stato di relax tale da trarne giovamento. 


Si, perchè due anni fa ci ho messo dieci giorni per sentirmi in vacanza e godermi la vita leggera e felice, con lo sguardo perso lontano, peccato che dopo appena quattro giorni dovessi rientrare a lavoro. Allora mi feci una promessa, quella di non dover più arrivare a quei livelli di stress, tali da rovinarmi quasi tutte le vacanze prima di viverle appieno... ma non sempre l'ho mantenuta. Ho capito quindi che è meglio prevenire, sfruttando ogni momento disponibile per cercare relax e godermi la vita anche prima di partire e poi anche dopo, al ritorno. 

E adesso, che non sono ancora rientrata a lavoro, ma non sono neanche andata in vacanza, inizio per tempo, perchè la vita di tutti i giorni, con un lattante in pieno svezzamento e il resto da portare avanti, non è come andare in vacanza, assolutamente, è un lavoro a tempo pieno, bellissimo ma impegnativo.

Quindi ecco la ricetta degli ultimi tempi.

Tempo per me.


Significa trovare un momento nella giornata, seppur breve, durante il quale penso, faccio, dedico energie solo a me stessa. Il momento in questione può durare pochissimo ma anche ore, dipende dalla disponibilità, ovviamente. L'aspetto essenziale è essere concentrata su di me o su qualcosa che amo. Di solito mi tolgo e metto lo smalto, oppure mi faccio una doccia più lunga, leggo qualche pagina di un libro, navigo tra i miei blog preferiti, pratico il mio mantra buddista


E' come se ritrovassi il mio centro, come se mi parlassi sottovoce, incoraggiandomi.

Tempo per stare in compagnia.


Questi momenti sono buoni tutti. Scambiare contatti tra esseri umani aiuta ad allontanare la mente dai nostri impegni, pensieri o incombenze quotidiane. A me aiuta ad aprire il cuore per poter accogliere l'altro. Se poi ci sono risate, musica, chiacchiere, allegria, allora la mia mente ritorna leggera e prende il volo.


Tempo per un piccolo lusso.


Ecco, questo momento io lo adoro, perchè ognuno di noi può vivere lussuosamente. Il lusso di poter fare colazione in una ottima pasticceria, seduta ad un tavolo con la tovaglia a quadretti color tortora, assaporando una delizia per il palato, egregiamente bilanciata nei sapori, con le gambe accavallate sotto il tavolo, con il giornale da sfogliare, come se il tempo si fosse fermato. Come fossi dall'altra parte del mondo.


Comprare un nuovo piccolo oggetto per la nostra casa, per renderla più bella, un ninnolo, niente di importante, un set di bicchieri nuovi, un asciugamano morbido e colorato per il bagno, un vaso da mettere sul tavolo con un mazzo di fiori freschi, piccoli gesti che regalano un grande lusso. 


Tempo per il riposo.

E poi appena posso, dormo. Dormo e dormo.


Perchè la mancanza di sonno fa male. E lo so bene io che prima della gravidanza vivevo costantemente con poche ore di sonno e la netta e continua sensazione di essere sull'orlo di un precipizio, e ringrazio la mia vita che con questo bambino appena arrivato mi ha dato la possibilità di riequilibrare i ritmi quotidiani ad una misura più umana e sana. 

Ma la ricetta continua, ogni giorno cambia ed entrano nuovi ingredienti. Il relax è una attitudine mentale da coltivare, lottando contro la forza intorno che ci vuole sempre efficienti, multitasking, indaffarate e piene di impegni. 

Voi avete da suggerire qualche strategia per il relax? 

16.7.12

Burro di nocciole.

Le nocciole che mi sono state gentilmente donate sono abbondanti e ancora me ne rimangono da schiacciare, 




l'azione ripetitiva con i gesti uguali uno all'altro continua a sortire il suo effetto rilassante e così ho provato la ricetta del burro di nocciole dopo aver quasi finito la crema di nocciole.

Non è una vera e propria ricetta, semplicemente ho triturato nel mixer il più a lungo possibile -senza fondere il motore, però!- le nocciole non tostate aggiungendo un filo di olio di girasole, fino a creare una poltiglia della consistenza del burro. Il colore è proprio quello nocciola, il sapore intenso e tutto noi lo usiamo spalmato su fette di pane come fosse vero burro e con sopra un velo di marmellata o miele.



Ne sciolgo un cucchiaio anche nell'insalata che condisco poi normalmente.
Bontà divina.
E poi fa bene, tanto tanto. E' vero anche che le nocciole sono molto caloriche, circa 630 cal per 100 gr, ma sono rimineralizzanti, ricche di vitamina E inoltre, come tutta la frutta secca, ci sostiene nella lotta ai problemi cardiovascolari e a combattere il colesterolo cattivo.



Appena trovo le mandorle in abbondanza preparo anche un burro di mandorle.
Chissà potrei provare anche con le arachidi.
Sono certa che quasi tutta la frutta secca si presta alla preparazione del burro.
Messo in un barattolo lo conservo in frigo.



Io oggi determino che questa settimana sia come voglio io e augurando un buon lunedì a tutti spero che riusciate a realizzare anche voi la settimana che desiderate.

13.7.12

La fata delle lucciole.


Quando ero piccola, le estati tra i monti mi sembravano lunghissime, infinite, bellissime, vere. 
Capitava anche a voi, da bambini, di vivere così le vostre vacanze, con la dimensione del tempo dilatata? 


Ho ricordi carissimi di passeggiate per cercare lamponi, su su per delle salite che mi dovevo fermare e bere dalla borraccia (ma esistono ancora le borracce di plastica?) e poi in cima quei campi assolati con infinite macchioline rosse, tornavamo a casa con i cestini stracolmi di lamponi ma ancora ce ne erano rimasti lassù per altri che volevano raccoglierne. 


E poi con tutto il vicinato, quattro o cinque famiglie, un paio di figli ciascuna, la sera fuori casa in cortile, si rimaneva a cantare fino a tardi. E c’era un villeggiante toscano di Prato che portava la fisarmonica e allora si che era ancor più bello. 
E poi c’erano le lucciole. 
Quelle vere, tante tante tante. Un cielo buio al contrario e loro come stelle in movimento. 
Il gioco era riuscire a catturarne una tenendola tra i palmi delle mani chiusi a coppa e poi conservarla tutta la notte in un barattolo di vetro fino a mattina, quando appena sveglia avrei trovato un soldino.
Quest’anno di lucciole non ne ho viste molte, non tante come le stelle in cielo, ma qualcuna che illumina il passaggio l’abbiamo trovata, con un barattolo di vetro le abbiamo catturate, poverine, chissà che paura loro, tenute prigioniere per poco, poi lasciate libere di fuggire dal barattolo aperto sul davanzale della finestra. 


E loro grate e felici incaricano la fatina delle lucciole per ricambiare il trambusto con qualche centesimo in dono.  
Beata innocenza.


Attualmente la cosa più difficile è catturarle con la macchina fotografica, solo una stanca mi ha concesso l'onore e non ho potuto fare a meno di esprimere un desiderio.
Ma riuscite ad immaginare le sere d'estate in una Bologna piena di lucciole?

11.7.12

Vita bucolica si e no.

La mattina mi sveglio nel più profondo silenzio, solo il cinguettio di un uccellino mi fa capire che è già giorno. La sera la luna splende in cielo, vicina e grande.


A Bologna, nella mia adorata casa, costruita con tanto amore, con un piccolo giardino e ad un passo dal centro, la mattina spesso il primo rumore che sento è il rombo di un aereo che sta atterrando e che sovrasta qualsiasi altro suono. 
C'è differenza. 
E proprio per questo spesso sogno, insieme al mio compagno di vita, luoghi più calmi e isolati, circondati dal verde, una vita più lenta e un'aria più pulita e silenziosa.
Ma sono fortunata, ho la possibilità di sperimentare una vita diversa, seppur per poco tempo l'anno, infatti i giorni passati qui tra i monti mi offrono questa opportunità, sperimentare cosa significa vivere accanto alla natura.


Riflettendo mi rendo conto che ci sono, come in ogni cosa, i pro e i contro. 

Perchè nonostante tutto io:

adoro il centro di Bologna,
la vita brulicante intorno,
le lingue arabe che sento parlare sotto casa,
l'autobus ogni 4 minuti che mi porta dove voglio,
il mio giardino stretto e lungo,
i vicini del palazzo di fronte,
il mercatino del biologico del giovedì pomeriggio
sapere che ho l'ospedale a 5 minuti da casa,
e tante altre comodità cittadine che sono parte della mia vita. 


Allora  per pochi giorni l'anno mi concedo il lusso di:

affacciarmi alla finestra di casa e respirare l'ossigeno del bosco di fronte,
cercare il prezzemolo nell'orto,
alzare gli occhi al cielo e vedere un aereo lontano e piccolissimo,
raccogliere le uova calde appena fatte dalle galline,
riposare le orecchie e di conseguenza il cervello,
passeggiare lentamente tra il verde intorno,
e scegliere di andare piano, che qui non ci sono orari, perchè tanto sono anche in vacanza.


Mi viene voglia di mangiare meno, disintossicare anche il corpo, ma non sempre ci riesco. 


E allora sorrido.


9.7.12

Crema di nocciole.


Sono  tra i monti, al fresco e ci rimarrò tutta la settimana, che meraviglia, mai come quest’anno sono felice di essere qui, fuggendo dal caldo cittadino. 


Mi è stata regalata una buona quantità di nocciole, da sgusciare, che mi guardavano serie serie ogni volta che passavo loro accanto, finalmente con  un’attività semplice e ripetitiva mi sono rilassata, svuotando la mente e portando a termine una parte del compito che mi ero proposta. 
E’ un’ottima attività da proporre anche ai bambini, specialmente quelli un po’ irruenti che hanno bisogno di sfogare l’energia in eccesso.


Ne ho schiacciate una buona quantità, con un rimbombo che ad ogni colpo riecheggiava nel bosco di fronte, ma adesso, soddisfatta, ho la mia personale crema di nocciole.


Ingredienti
200 g nocciole tostate
30 g cioccolato fondente 
3 cucchiaini di zucchero
5 cucchiaini di olio di girasole
latte quanto basta

Ho tritato molto finemente le nocciole con lo zucchero, ho aggiunto il cioccolato e l’olio. Alla fine, sempre nel tritatutto, ho aggiunto il latte iniziando con qualche cucchiaio e continuando fino a che ho ottenuto la consistenza desiderata. Non ho voluto un risultato troppo dolce e il cioccolato fondente mi ha aiutato in questo, inoltre mi piace il forte aroma di nocciola come anche qualche piccolo granello rimasto non ben triturato.


Il piacere di autoprodurre questa crema scura nasce dal fatto che usare le mani per portare a termine un procedimento  partendo dalla semplice materia prima non ha paragoni, sia in termini di soddisfazione che più specificatamente di salute e di palato.
Con le rimanenti nocciole ho altre idee da completare.


Nel frattempo mi prendo una pausa fresca e dolce.


Buon inizio di settimana a ognuno di voi, cercate un posto ombroso, se possibile ventilato, e sognate.

8.7.12

Color rosa pesca.

Ho capito cosa significa colore rosa pesca. E' il colore delle pesche frullate, lasciate in freezer per qualche ora, mescolando ogni mezz'ora per rompere i cristalli di ghiaccio.


Così si può assaporare un colore delicato e gelido che rinfresca quasi più del limone.
E' lo stesso colore delle pelli giovani e sane...o ben truccate con un filo di blush appunto color pesca.
Vi auguro una domenica speciale.

4.7.12

Freddo al limone.

Sapore di limone freddo, 
freddo freddo e aspro aspro, 
ma così buono e rinfrescante.
Il sorbetto, gelato, granita al limone. Chiamiamolo come vogliamo, sono sempre gli stessi ingredienti e veramente sembra farsi una doccia ghiacciata mentre lo si mangia. Lo dico io che due giorni fa con il caldo che c'era a Bologna sembrava mi si squagliasse il cervello, anzi no, cotto sulla piastra sembrava. Me ne sono resa conto sul tardi, ormai i miei pensieri erano assolutamente lenti, disordinati e a volte anche strani, come i miei sogni. Tutta colpa del caldo che fa brutti scherzi, preferisco mille volte un freddo polare pungente e invernale.
Torniamo al gelato e ai limoni, una bella attività da far provare ai piccoli di casa, le mani sono in movimento, spremendo, e tutto deve seguire una precisa sequenza, con passaggi lenti  e tempi di attesa.


Ho usato 
6 limoni non trattati, estraendo il succo fino all'ultima goccia
di questi ho usato la buccia di 4, solo la parte gialla,
100 gr di zucchero panela, avevo solo quello
250 ml di acqua.
In un pentolino ho messo a bollire l'acqua con lo zucchero e le bucce di limone per circa 5 minuti, e l'ho lasciata raffreddare.


Daphne ha spremuto tutti i limoni e abbiamo unito così i due liquidi che insieme hanno assunto un color caramello dovuto allo zucchero scuro. Certo un gelato al limone poco candido, ma delizioso, poco dolce al punto giusto. 
Io ho usato la gelatiera, ma si può mettere in freezer e mescolare velocemente ogni 30 min circa, si ottiene lo stesso risultato.
Lo zucchero doveva essere bianco e forse in maggior quantità, che poi è quello che aiuta il gelato a montare, ma a noi è andato bene così.

  
C'è chi ottiene uno splendido sorbetto aggiungendo un bianco d'uovo montato quasi a neve dopo aver messo tutti gli ingredienti in freezer per mezz'ora. Infatti a questo punto si mescola energicamente e si aggiunge il bianco, per ripetere poi l'operazione di rottura dei cristalli ogni 30 minuti circa per almeno 4 volte.


Le bucce di limone le ho riciclate nella bottiglia che tengo sempre in frigo, danno sapore e colore all'anonima acqua bevuta di continuo.
 
I piedi a mollo in acqua fredda , fuori in giardino, in una bacinella, aiutano a combattere questo caldo e a divertirsi con poco.


Proverò altri sorbetti di frutta.

2.7.12

Cercando il fresco.

L'ultimo post trattava di come combattere il caldo, ma diciamocelo, il miglior modo per farlo è scappare al fresco, se possiamo farlo. Questo weekend noi lo abbiamo passato tra i boschi e devo ammettere che lì l'aria è veramente diversa, il venticello che ci accarezzava era realmente leggero e portava sollievo.


Ho voluto passare il mio compleanno così, semplicemente, ossigenandomi e cercando il fresco. Voglio anche qui ringraziare veramente tutti voi che mi avete fatto gli auguri sulla pagina di facebook, mi sono commossa, perchè quest'anno il giorno del mio 28esimo, ehm, scusate, 43esimo, compleanno è arrivato veloce, mi sono ritrovata la mattina alle 8.00 a pulire casa insieme ad un mio amico, perchè tale era il disordine e la confusione intorno che non lo avrei sopportato un giorno di più, ho quindi sudato e mi sono stancata, di sicuro non ho festeggiato, ma dopo ero così felice!

  
Ci sono momenti in cui non arrivo a completare quelli che sono i normali compiti giornalieri, non mi dispero per questo, ma a tutto c'è un  limite, e per me è stato il mio regalo di compleanno, insieme ad una fantastica centrifuga che è arrivata il giorno prima. 
Raggiunti i monti mi sono resa conto che mi merito la mia casa in ordine, la centrifuga nuova di zecca e il fresco intorno, non chiedo niente di più, almeno per ora. 

Per aggiungere un tocco piccante e dolce allo stesso tempo ho provato questa ricetta veloce ed estiva.

Spaghetti aglio, olio e peperoncino conditi con anguria fredda.
So già che sarà il mio piatto preferito di questa estate

Ingredienti

spaghetti
5 spicchi di aglio
peperoncino
olio evo
una manciata di noci tagliate a pezzetti
un ciuffetto di prezzemolo fresco
anguria fredda a cubetti

Immagino che ognuno di voi sappia preparare la classica spaghettata aglio, olio e peperoncino, 
è proprio quella: 
scaldare l'olio e aggiungere l'aglio a fettine e quando è dorato mettere anche il peperoncino, condire la pasta con questa meraviglia profumata e, semplicemente alla fine, sulla pasta già nel piatto, aggiungere le noci, l'anguria e il prezzemolo.


Il piccante e il dolce freddo dell'anguria donano un gusto fresco e delicato che rinfranca il corpo e anche un pò l'animo in questo caldo torrido.


Buon lunedì e fresca settimana a tutti voi.