24.12.15

Buone Feste 2015

Cari tutti,

vi lascio un'immagine di noi per augurarvi

 Felici Feste 2015!





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23.12.15

Riflessioni sul tempo che passa

E' passato anche il solstizio d'inverno.
Per quanto questa stagione sembra essersi appena affacciata, ed io immagino il freddo che deve ancora venire, so benissimo che in realtà, da adesso in poi, i giorni si allungheranno di poco e la luce crescerà sempre di più.

E' difficile ogni cambiamento, senza distinzioni
E' il tempo che passa che è difficile. Non perché non voglio invecchiare, ma semplicemente perché mi affeziono alla mia realtà, e persino quel presente, che a volte sembra pesante, una volta passato acquista il tipico fascino nostalgico.  



L'ho letteralmente capito guardando una mia foto da ragazza, quando vivevo un presente divertente, ma faticoso interiormente, che mi vedeva galleggiare in superficie, soprattutto cercando una magrezza che era già in mio pugno e una bellezza che non sapevo di avere. Riguardando quella foto mi sono sentita così bella! Come sicuramente mi sentirò tra qualche anno riguardando le foto di questi giorni. Ed ecco che ho trovato l'interruttore giusto. 



Ora so con certezza di essere bella (*), e che quei travagli, preoccupazioni, fatiche (anche interiori) allo stesso modo della bellezza, saranno guardati e ammirati con nostalgia e amore, quindi lascio sgorgare adesso, nel momento presente, quella stesso sentimento di perfezione quale davvero l'attimo presente è. 



Ecco perché ho imparato ad affezionarmi al presente, ecco perché amo la vita in ogni sua angolazione, seppur la più faticosa. Ecco perché mi reputo fortunata. 

Poi vedo i segni del tempo, che non sono le rughe, ma mia figlia con il piede più lungo del mio, con il suo piglio indipendente, con l'andatura sicura e mi dico che davvero ADESSO è la perfezione.

In questi giorni non facciamo altro che ascoltare canzoni Natalizie, essere avvolti da lucine ed atmosfera calda, immaginando il giorno in cui si scartano i regali e si gode della compagnia reciproca. I bambini stanno letteralmente contando le ore mentre io le sento scorrere via.



Voi che relazione avete con il tempo, con il tempo che passa e quello che deve arrivare? Vi amate così come siete? 

Manca un pugno di ore al Natale, godiamocele in attesa.

(*) bella: parlo di quella bellezza unica e speciale che ogni essere umano possiede, lontana dai canoni estetici di massa, non misurata dai chili o dalle forme. La bellezza che illumina gli occhi, che rende speciale ogni lineamento anche il più imperfetto, che trasuda fascino da ogni ciocca, da ogni forma o ruga presente. 

p.s 
Oggi, ben quattro anni fa, arrivava di notte Edoardo. Ha scelto lui stare con noi e tuttora, ogni giorno, afferma con forza la sua presenza e la sua volontà di esserci. Ha cambiato la nostra vita.





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18.12.15

Bellezza e dolce attesa con il ciondolo LeBebè #suonamore

Ho avuto tre gravidanze, sicuramente tutte diverse tra loro, certamente in momenti della mia vita arricchiti da impegni, pensieri e aspettative differenti, ma tutte con un unico comune denominatore: quella sorta di magia e attesa, meraviglia e gioia per la vita che forse solo l'arrivo di un bambino sa regalare. 



Sin da subito ho cercato di instaurare una relazione unica e stretta con quel battito di ali di farfalle che sentivo dentro la pancia e sin dai primi momenti ho provato a creare un pensiero profondo verso il piccolo che sarebbe arrivato, come se davvero i miei pensieri potessero in qualche modo essere ascoltati e decifrati da quell'esserino che andava formandosi pian piano. Sicuramente noi madri abbiamo questa straordinaria possibilità, a differenza dei padri: quella di entrare in contatto diretto con il nostro bimbo attraverso i suoi movimenti, le sue capriole, le risposte alle nostre carezze. 




Già dalle prime settimane di gravidanza ho amato posizionare sulla pancia un paio di cuffie collegate ad una musica dolce e adatta alle sue giovanissime orecchie, tutte le sere, con una colonna sonora scelta tra ninnenanne e musica classica. Sono sicura che l'amore e il talento per la musica che hanno tutti e tre i miei figli siano in parte dovuti a questo rituale serale presente sin dai primi mesi di gravidanza. 

E' un legame prezioso, sottile, invisibile, delicato ma duraturo, quello tra madre e bimbo, come quello che si può facilmente creare grazie al suono dei ciondoli di Lucebianca, della linea in argento LeBebé Suonamore, indossati durante tutta la gravidanza. 

Sono una sorta di "chiama angeli" arricchiti di eleganza, sono veri gioielli in argento, con una catenina lunga fino all'altezza dell'ombelico, che emettono un suono delicato e cristallino ad ogni movimento o passo della mamma.

Si può scegliere quello in argento e cordino di nastro colorato, oppure quello in argento placcato in oro rosa, con diamantino, e catenina in argento (è anche possibile acquistare solo la catenina in argento con moschettone a forma di cuore). 



Questo ciondolo è un regalo prezioso per la mamma in attesa, perfetto non solo a Natale, che rafforza il legame con il bimbo sia durante tutto il periodo di dolce attesa, che dopo la nascita, quando si potrà appenderlo sulla culla e farlo suonare, ed essere nuovamente fonte di coccola e tranquillità. 

E' davvero un regalo perfetto per una donna che sta attraversando uno dei momenti più magici della sua vita.


Post scritto grazie alla collaborazione con Lucebianca-LeBebè Suonamore



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17.12.15

Momenti sparsi

Ci sono giorni che la stanchezza è tale che la mia faccia è quella che vedete qui di seguito.
Sono quei giorni in cui spingo e vado avanti, oltre le mie forze.


Un principio buddista spiega che il nostro stato vitale può creare l'ambiente che ci circonda, è un principio imparziale che non va a simpatia. Quindi se oggi sono stanca, demoralizzata, triste, il mio ambiente risponde esattamente a questo stato vitale, e di rimando si potrebbe cadere in un circolo vizioso. Basta saperlo, così alle prime avvisaglie, invece di concentrarmi a cambiare un ambiente ostile e faticoso, mi impunto e punto i piedi nel voler cambiare me stessa, il mio stato vitale. 
I giochi son fatti e la gioia sgorga dal cuore, così da vederla riflessa intorno a me, ogni cosa intorno brilla, in fondo è Natale, ovunque ci sono luminarie.


Voi come state?


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11.12.15

Cookies al triplo cioccolato di Nigella

Nigella, così la chiamo, per nome, pronunciato all'italiana. Ho già parlato tante volte di come lei sia stata fonte di ispirazione per me, in cucina. Anche se non condivido totalmente la sua scelta di eccedere in grassi e zucchero, non mi tiro indietro a lasciarmi trasportare in una voluttuosità infinita attraverso le sue ricette, che sono inoltre di facile e sicura esecuzione. 

Ho continuato ad ammirarla nonostante tutti gli scandali che l'hanno travolta, poiché l'ho sentita simile come donna ed essere umano, con le sue sofferenze, vicine, profonde, che l'hanno accompagnata lungo tutto il corso della sua vita. 


Per me, sfogliare i suoi libri è un po' come aprire la porta di casa e sentirsi di nuovo al sicuro nel proprio ambiente, o ritrovare quella parte di noi stressi, quella che conosciamo fin da bambini, che non ci tradisce.



In questi mesi di pausa dal blog mi sono accorta di quanto avessi messo da parte, lasciate in un angolo, ma in bella vista, certe mie abitudini di vita quotidiana, che in realtà sono anche parte del mio essere. Fare il pane in casa, divertirmi davanti ai fornelli, cercare con fantasia l'accostamento dei sapori e lo sperimentare nuove ricette: tutto accantonato e nascosto sotto al tappeto, ma costantemente in mezzo ai piedi a farmi inciampare. 

Il pane del negozio che assolutamente non incontra i nostri gusti; la insipida, seppur tanto amata dai bambini, pasta in bianco spesso sulle nostre tavole, nessuno o scarsissimo interesse per i fornelli, per gli esperimenti, per nuovi cibi. 

Non rinnego niente, semplicemente ad un certo punto ho iniziato a mancarmi, sentivo nostalgia di una parte di me.



Non è la fine del mondo se accade, ma nel mio caso è stato un po' come perdersi, ritrovarsi in compagnia di una me stessa diversa, inizialmente accattivante, ma alla lunga un po' noiosa.

Fino a che la prima influenza di stagione di Edoardo mi ha tenuto a casa, qualche giorno, con tanto tempo a disposizione, da sola con lui, e tutti i libri di Nigella Lawson.  

Ho ripescato una ricetta lussuriosa, ricca di burro e zucchero, dal risultato impeccabile



Ecco quindi come sono arrivata a preparare questi cookies. E come mi sono ritrovata, piacevolmente, in compagnia di quella me stessa che adora il profumo che si sparge dal forno, mentre i biscotti cuociono, che si diverte a immaginare il sapore finale leggendo gli ingredienti, stupendosi sempre degli accostamenti geniali dei sapori.



Lo stesso giorno avevo preparato un centrifugato di frutta e verdura e mi piangeva il cuore dover buttare lo scarto, così ho anche preparato una torta con quei resti mescolati di mele, carote e prezzemolo. A cottura ultimata ho posato i cookies e la torta sul tavolo, uno accanto all'altro. 

Che dire, appena è arrivata la ciurma, con altri amici al seguito, l'assaggio è stato immediato, ma la vittoria assoluta, ricca di esclamazioni, elogi e leccate rumorose di baffi, è stata per i cookies. 
Come volevasi dimostrare, Nigella non mi tradisce mai.



Io li chiamo Cookies al triplo cioccolato, ricetta tratta da Nigella Express

Ingredienti

125 g cioccolata fondente (70%)

150g farina
30g cacao amaro in polvere
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di sale
125g di burro morbido
75g di zucchero grezzo
50g di zucchero semolato
1 cucchiaino di estratto vaniglia (quello preparato in casa lo trovate qui)
1 uovo (dal frigo)
350 g di gocce di cioccolato (io ho spezzettato una barretta di cioccolata)

Mettere a sciogliere 125g di cioccolato a bagnomaria, nel frattempo frullare il burro e lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso e aggiungere la cioccolata fusa, aggiungere l'estratto di vaniglia e l'uovo, sempre mescolando e infine versare il tutto in un'altra ciotola dove si erano mescolati la farina, il cacao, il bicarbonato e il sale. Mescolare gli ingredienti e infine aggiungere le gocce di cioccolato. formare con un cucchiaio delle porzioni da adagiare su un foglio di carta da forno, a distanza di circa 5-6 cm, senza schiacciare l'impasto. Durante la cottura assumeranno la tipica forma dei cookies.
Cuocere in forno a 170° per circa 18 minuti, controllare la cottura e dopo lasciarli sulla teglia per circa 5 minuti, prima di metterli a raffreddare e ben rassodare.

Io ho ascoltato il consiglio di Nigella, che sceglie di cuocere solo metà impasto, mentre il restante lo prepara su un foglio di carta da forno, già a cucchiaiate pronte per il surgelatore. Al momento opportuno basta cuocerle senza lasciarle scongelare.



Il post è un po' lungo, ma grazie di aver letto fin qui.


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9.12.15

Quasi Natale

In questi giorni a casa nostra c'è l'atmosfera tipica del'attesa. 
Nonostante non celebriamo l'aspetto religioso, è sicuramente il periodo dell'anno più amato dai bambini, che iniziano a parlarne, cercandolo, desiderandolo già ad agosto.


Finalmente ci siamo e i preparativi degli addobbi, inondati di note in stile natalizio, tirano fuori dal cuore quel senso di sicurezza, gioia e amore, tipico di ogni tradizione che si ripete felice in famiglia. 
Credo che per noi l'aspetto primario e di maggior valore sia questo, e sono felice che i miei figli lo abbiano interiorizzato, al posto di quello purtroppo più consumistico che inonda, consapevolmente o meno, la maggior parte delle persone. 


Noi abbiamo da anni scelto di non scambiarci regali tra adulti, amici e parenti, mentre cerchiamo di scegliere un regalo possibilmente più educativo e duraturo per i bambini. I libri hanno sempre avuto la corsia preferenziale, ma negli ultimi anni abbiamo provato anche a produrli con le nostre mani, per dare un valore aggiunto, o cercare qualcosa che potesse risvegliare curiosità e ingegno, come il Telescopio o il Microscopio .

I nostri regali arrivano due volte l'anno: per il compleanno e per Natale. Quindi eccoci qui.
Nel frattempo hanno scritto lettere a Babbo Natale, nonostante i grandi dallo scorso anno sappiano la verità sul suo conto, hanno desiderato che arrivasse questo momento, hanno immaginato l'albero acceso e tutta la casa con le luminarie.


E' successo però che forse la lunga e bramata attesa abbia acceso gli animi e le aspettative, creando un eccesso di emozioni a volte un po' troppo esplosive, così Ethan, che come vedete è poco presente nelle foto, è stato sopraffatto dalla collera verso questo o quello e abbia scelto di mantenere una parvenza offesa un po' troppo a lungo, fino a quando purtroppo il momento dei preparativi, forse il più bello della giornata, forse più bello dell'albero acceso e pronto, è giunto al termine. Anche questo è un modo per imparare, un modo per conoscersi, per ammorbidire angoli del proprio essere


In ogni caso ha ritrovato il buonumore presto, quando ho messo in tavola una buona zuppa di fagioli fumante, che lui adora.


Voi siete già nello spirito di attesa natalizia? Anche voi avete luminarie intermittenti accese tutto il giorno? La vostra playing list è tutta Christmas oriented? Se si, ci facciamo felice compagnia.



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